Sabina Began: "La consulenza? Perché ho riportato Sheva al Milan"
L'ape regina conferma la maxi-consulenza con Infront (advisor della Serie A) e scaccia le voci maligne: "Non mi pagano per le coccole alle ascelle..."
La notizia della maxi-consulenza offerta a Sabina Began in ambito calcistico ha incuriosito stampa ed opinione pubblica. L'ape regina ha siglato un contratto da 370mila euro annui con la Infront, una multinazionale leader nel settore marketing e diritti sportivi e, ad oggi, advisor della Lega di Serie A (seppur invisa a una serie di club, compresa la Juventus). La notizia della consulenza è stata confermata dalla Began stessa: "Sì, lavoro per una società sportiva estera che collabora con la Infront". Subito si è scatenata la malizia, giornalistica e internettara: il lavoro della Began? "Un modo con cui Silvio Berlusconi la tiene buona": questo, in sintesi, il pensiero della vulgata. Già, perché l'ape regina è la signora bunga bunga; in un'accorata e stramba difesa televisiva del Cav, qualche anno fa, disse: "Il bunga bunga sono io". Poi le sviolinate ("Amo Silvio Berlusconi") e aneddoti imbarazzanti ("Gli leccavo i piedi e le ascelle"). Dunque, la sintesi giornalistica maliziosa che ha seguito la notizia del contratto è stata: "370mila euro per leccare i piedi a Berlusconi". Ma non è proprio così. La sontuosa consulenza, lei spiega, se l'è guadagnata per meriti sportivi. "Sono stata io a far tornare Shevchenko al Milan perché sono amica di Abramovich, non voleva, sono andata a Londra e l'ho convinto", aveva già anticipato al Corriere della Sera. Quindi la conferma: "Il lavoro alla Infront? Silvio me lo aveva promesso da tempo. Fu quando dissi che lo avrei aiutato a riprendersi Shevchenko dal Chelsea. Se me lo porti ti faccio una statua, disse". Poi le si fa notare che il ritorno dell'Ucraino non fu un successone, anzi fu un flop totale: "Lo so - conclude -, Silvio me lo rinfaccia ancora. Ma quello non rientrava mica nei compiti, gli rispondo io...".