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Flavio Briatore: "All'Italia serve una dittatura a termine"

simone cerroni
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"In Italia noi abbiamo una democrazia con un potere legislativo, uno giudiziario e uno esecutivo. Noi abbiamo i primi due, ma non c'è un potere esecutivo, nessuno prende decisioni". Questa la visione politica secondo Flavio Briatore, che ha spiegato il suo pensiero nella serata di lunedì 9 giugno a L'aria che tira stasera, salotto politico de La7. La dichiarazione dell'imprenditore piemontese arriva quando in studio a farla a padrone è lo scandalo Mose. Mister Billionaire fa notare come nell'edizione spagnola dell'Expo, a cui ha partecipato come ospite, tutti i lavori erano stati completati con un anno di anticipo. "Il problema dell'Italia è che manca un esecutivo forte - ripete -, una figura come quella di Obama, dotata di poteri pressoché illimitati a tempo determinato, che prende decisioni". Dunque Briatore propone la sua drastica soluzione: "Serve una dittatura a termine come in America". Una presa di posizione curiosa, alla vigilia del 10 maggio, l'anniversario del discorso di Benito Mussolini dal balcone di Piazza Venezia con cui il Duce annunciò l'entrata in gerra. Vota il sondaggio. Quale dittatore per l'Italia? Evviva il monarca - Poi l'ex manager della Formula 1 continua a parlare d'Italia intrecciando i destini del Belpaese con quelli sistema statunitense: "Con Renzi non è cambiato nulla, finché non abbiamo una dittatura a termine non andiamo da nessuna parte. Obama comanda, è riconfermabile solo una volta e il Congresso non può stravolgere del tutto le sue decisioni". E ancora: "In Italia il vero problema è questo, non c'è nessuno che ha il potere esecutivo. Il primo ministro è eletto dal parlamento, non è eletto dai cittadini". Briatore sogna un primo ministro o un presidente della Repubblica che sia, conclude, "un po' come un re".

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