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Gad Lerner applaude gli ultras del Livorno che minacciano l'imprenditore di destra

Andrea Tempestini
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Succede che il Livorno, inteso come squadra di calcio, potrebbe cambiare a breve proprietà. Il patron Aldo Spinelli vorrebbe cedere la squadra a Stefano Bandecchi, fondatore e ad dell'università Nicolò Cusano. Il Bandecchi, in passato, è stato candidato alla Regione Lazio per Forza Italia, nel 2013, e ha sostenuto Gianni Alemanno per il secondo mandato come sindaco. Uomo di destra, dunque. E dunque uomo inviso alla tifoseria del Livorno, notoriamente di ultra-sinistra (alla partita, ogni domenica, le bandiere con falce e martello oppure Che Guevara si sprecano). Così allo stadio è comparso uno striscione, che è poi stato rimosso, e che recitava: "Bandecchi attento. A Livorno Fischia ancora il vento". I tifosi non lo vogliono. E lo minacciano. Lo intimidano. Eppure quello striscione al rossissimo Gad Lerner è piaciuto. E pure parecchio. Doppia morale - Lo ha spiegato sul suo blog dove ha prima raccontato di aver conosciuto "una decina di anni fa alcuni esponenti della tifoseria organizzata del Livorno", con cui è rimasto amico "a distanza". Quindi Lerner esprime la sua "più affettuosa, totale solidarietà ai livornesi infuriati per la cessione della squadra di calcio a un imprenditore collocato all'estrema destra". Per Gad "non si può calpestare la storia di una città, non se ne possono calpestare i sentimenti". Secondo Lerner "Livorno è antifascista nel Dna. Mi fa piacere leggere la scritta qui fotografata (lo striscione, ndr): davvero a Livorno ancora Fischia il vento". Non pago di avergli dato del fascista, Lerner si rivolge direttamente a Bandecchi: "Faccia il piacere di accomodarsi altrove". A scriverlo è lo stesso Lerner che dopo la performance di Genny 'a Carogna ha tuonato contro gli ultras che "tengono in ostaggio i nostri stadi". Ma se gli ultras rossi tengono in ostaggio un imprenditore di destra, il compagno Gad non solo è d'accordo, ma addirittura esulta.

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