Baby squillo indagato il marito della Mussolini
Sapeva che prima o poi il suo nome sarebbe saltato fuori nell'inchiesta sulle baby squillo dei Parioli e così si è presentato spontaneamente ai carabinieri non sapendo che era già indicato. Lui è Mauro Floriani, ex finanziere, marito della senatrice Alessandra Mussolini, padre di tre figli, ed era stato individuato come cliente delle due ragazzine di 14 e 16 anni che si prostituivano dopo la scuola. Dal suo telefonino, rivela Valentina Errante sul Messaggero, erano partiti messaggi e chiamate per programmare gli incontri. Davanti ai carabinieri il marito della Mussolini ha negato di aver consumato rapporti con le due ragazzini, ora sta agli investigatori capire il suo ruolo. Di certo Floriani non è l'unico nome noto nella lista dei clienti delle baby squilli. Sono una quarantina gli uomini la cui vita viene passata al setaccio dagli inquirenti che puntano a chiarire quanti di quelli che hanno avuto rapporti con loro erano consapevoli dell'età delle ragazzine. Per la Procura, si legge sul Messaggero, il marito della Mussolini, come gli altri già iscritti nel registro degli indagati, sapeva che Agnese e Angela (nomi di fantasia) non avevano 18 anni, ma avrebbe pagato lo stesso per fare sesso con loro, in quell'appartamento dei Parioli dove le liceali passavano il pomeriggio e la sera. Il ritratto - Ma chi è il marito della Mussolini, Mauro Florani? Ex ufficiale della Guardia di Finanza, da quasi vent'anni passato ai vertici delle Ferrovie dello Stato, il "capitano Mussolini", così era soprannominato. Floriani, attualmente dirigente di Fs Logistica Spa, ha lasciato le Fiamme Gialle nel 1996 per un più remunerativo incarico come manager delle Ferrovie. Un passaggio che creò non poche polemiche all'epoca, anche perché come capitano della Finanza Floriani aveva lavorato a stretto contatto con Antonio Di Pietro nell'inchiesta sulla maxi tangente Enimont. E a dirigere la società che lo stava assumendo c'era Lorenzo Necci, presidente del colosso proprio all'epoca delle indagini. Floriani non ha mai nascosto le sue simpatie per il Pdl, partito in cui milita la moglie, tanto da essere stato anche in odore di candidatura qualche tempo fa. All'epoca del cambio di lavoro fu proprio sua moglie Alessandra Mussolini a mettere a tacere le polemiche, spiegando ai giornalisti che quell'incarico a Metropolis, società che gestiva il patrimonio immobiliare delle Ferrovie, era arrivato due anni dopo la fine del processo. "Ora teniamo famiglia, abbiamo una figlia - disse la senatrice che, all'epoca, lo difese a spada tratta - Avremmo dovuto lasciarla crescere con una madre che sta sempre in giro a far politica e un padre sballottato continuamente da una caserma all'altra dell'Italia? Eh no, signori miei: abbiamo avuto l'occasione di mettere a posto le cose e non ce la siamo fatta sfuggire".