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Rufus Wainwright a Sanremo, lunedì il picchetto dei Papaboys

Il canadese, definito da Elton John "il più grande cantautore vivente", sarà tra i superospiti del Festival, ma scoppia la bufera sulle sue canzoni

Ignazio Stagno
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Non si spengono le polemiche sul Festiva di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che partirà martedì 18 febbraio. Continua a far discutere infatti la partecipazione di Rufus Wainwright. Dopo le accuse di blasfemia lanciate nei giorni scorsi a causa della sua canzone Gay Messiah, i Papaboys e altre organizzazioni di giovani laici cattolici organizzeranno un picchetto di protesta, domani, dalle ore 13 alle 14, davanti alla Sede Rai di Viale Mazzini 14 "per protestare contro la presenza a Sanremo di Rufus, un cantante blasfemo invitato dalla Rai" e chiedere "l'intervento o le dimissioni dei vertici Rai, in primis la presidente Tarantola (che si dichiara cattolica, ma permette che si trasmetta dalla tv pubblica blasfemia) e del direttore Gubitosi". Sul sito dei Papaboys una nota chiarisce il motivo della polemica: "Ricordiamo - si legge - che la protesta non parte solo da un presupposto di offesa al sentimento religioso. Si tratta di violare le leggi dello Stato. Il repertorio dell'artista entra nel reato di offese ad una confessione religiosa mediante il vilipendio, previsto e punito dall'art. 403 del Codice Penale. Inoltre, l'art. 25, primo comma, del Regolamento del Festival, afferma: 'gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi'". Al picchetto parteciperà anche Militia Christi. Insomma per Lucianina e Fazio è in arrivo un'altra bufera dopo le polemiche per lo spot che ha scatenato la furia delle associazioni dei diversamente abili. 

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