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Pd, il renziano Faraone indagato per peculato alla Regione Sicilia

Inchiesta sulle spese folli dei deputati siciliani, guai in vista per il (lanciatissimo) responsabile Welfare dei democratici

Giulio Bucchi
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Il responsabile Welfare del Pd Davide Faraone è indagato a Palermo per peculato in merito alle presunte spese folli da 10 milioni di euro di 83 dei 90 deputati dell'Ars, l'assemblea regionale siciliana. Nell'inchiesta è coinvolto anche Giovanni Ardizzone, ex deputato Udc oggi presidente dell'assemblea. Faraone, renziano di ferro, era in predicato di sostituire Fabrizio Saccomanni o Enrico Giovannini ai Ministeri di Economia e Welfare: la tegola giudiziaria rischia però di frenare bruscamente la sua scalata, giù disturbata dalle accuse di associazione mafiosa lanciata dagli onorevoli del Movimento 5 Stelle. "Il vecchio-nuovo Pd di Renzi inciampa nelle spese da... Faraone - è l'ironico commento del capogruppo M5S al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo -. Che cosa ha da dire Matteo Renzi? Perché non parla?".  Rottamatore in difesa - Domanda più che legittima. Per Matteo Renzi è questa la prima vera grana da quando è diventato segretario del Pd. Per ora il sindaco di Firenze e i suoi fedelissimi avevano cercato di approfittare dei guai mediatici del ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo e del vicepremier Angelino Alfano, rispettivamente per le intercettazioni "casalinghe" e illecite sulla gestione dell'Asl di Benevento e sul caso Shalabayeva-Ablyazov. Ora, invece di attaccare, Renzi dovrà parare i colpi dei detrattori, decisamente più motivati.  Faraone: "Sono serenissimo" - Faraone fa buon viso a cattivo gioco. "Benissimo la Procura: indaghi. E se  c'è qualche ladro deve pagare. Sono certo che emergerà chiaramente se c'è qualcuno che ha rubato e ha utilizzato le risorse per lucro personale. Per quel che mi riguarda, non ho ricevuto al momento alcuna comunicazione e sono comunque serenissimo. Anzi, quanto accaduto sarà l'occasione per far conoscere a tutti i modi in cui ognuno di noi utilizza le risorse destinate a fini politici e di rappresentanza". 

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