Grillo&Cav, il partito anti-euroè la nuova maggioranza in Italia
Otto italiani su dieci insoddisfatti dalla moneta unica: Berlusconi fu il primo euroscettico, poi il M5S, che ha fatto il botto alle elezioni
Quasi otto italiani su dieci sono insoddisfatti dell'euro e, al di là degli altolà di quanto sostengono i soloni che ritengono la moneta unica irreversibile, in molti vorrebbero tornare alla lira. Il rapporto Acri-Ipsos 2013 parla chiaro: solo il 3% si ritiene molto soddisfatto dell'euro mentre il 74%, al contrario, vorrebbe non averlo mai avuto nel portafogli. Del resto è grazie alla valuta comunitaria che le cose costano il doppio e le buste paga sono sempre più leggere, ragionano gli italiani consapevoli che per le nazioni deboli, una moneta forte è una iattura. Sovranità nazionale - Il 74% di euroscettici è una percentuale alta che potrebbe suggellare, come suggerisce l'ex direttore di Libero, Vittorio Feltri, un nuovo asse tra Forza Italia e Movimento Cinque Stelle. Fu Silvio Berlusconi infatti a sollevare dubbi sull'utilità dell'euro e Grillo ne fece il suo cavallo di battaglia alle politiche di febbraio che lo hanno visto ottenere un risultato impressionante. Berlusconi e Grillo secondo Feltri dovrebbero allearsi accantonando momentaneamente il nodo giustizia con l'obiettivo di fare insieme una battaglia per riconquistare la sovranità nazionale e battere moneta per affrontare e fermare la prepotenza teutonica. "Con i voti di Forza Italia più quelli del M5S la maggioranza è garantita. Coraggio, che ce vo'?", conclude Feltri. La telefonata - Per qualcuno queste considerazioni sembreranno campate sul nulla visto che mai e poi mai Grillo scenderebbe a patti con l'odiato Berlusconi. Eppure qualcosa potrebbe anche muoversi. Si tratta di una voce da prendere con le pinze, rilanciata dal Corriere della Sera: pare che Berlusconi abbia già avuto un colloquio con il professore Becchi, fedelissimo del leader pentastellato, genovese, anti-euro convinto.