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Vaticano, Papa Francesco sotto attacco: il nuovo clamoroso documento, i tre cardinali lo accusano

Matteo Legnani
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I vescovi Tomash Peta, Jan Pawel Lenga, Athanasius Schneider hanno scritto un documento teso a ribadire l'indissolubilità del matrimonio e la contrarietà all'accesso ai sacramenti da parte dei divorziati risposati: "Non è lecito (non licet) giustificare, approvare o legittimare né direttamente, né indirettamente il divorzio e una relazione sessuale stabile non coniugale tramite la disciplina sacramentale dell'ammissione dei cosiddetti "divorziati risposati" alla Santa Comunione, trattandosi in questo caso di una disciplina aliena rispetto a tutta la Tradizione della fede cattolica e apostolica", scrivono i tre, appartenenti alla diocesi di Astana, in Kazakistan. Il testo, che è intitolato "Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale", è una critica all'"Amoris Laetitia" di Papa Francesco, ribadendo alcuni punti fermi della dottrina cattolica. Bergoglio aveva "chiuso" la pratica nello scorso dicembre quando, pubblicando negli atti ufficiali del pontificato una lettera all'episcopato argentino, aveva confermato l'interpretazione "estensiva" della discussa esortazione apostolica. Burke, Brandmueller, Caffarra e Meinser, cioè i cardinali che avevano sollevato i "dubia" sul testo del pontefice, non hanno ricevuto alcuna risposta in merito dalla Santa Sede. La "polemica", insomma, sembrava essersi conclusa definitivamente. Leggi anche: Bergoglio in 12 frasi: immigrati, islam e ius soli. Viene giù la Chiesa I tre esponenti dell'episcopato kazako, però, hanno rilanciato sul tema e dichiarato: "Come vescovi cattolici, i quali – secondo l'insegnamento del Concilio Vaticano Secondo – devono difendere l'unità della fede e la disciplina comune della Chiesa, e procurare che sorga per tutti gli uomini la luce della piena verità, siamo costretti in coscienza a professare, di fronte all'attuale dilagante confusione, l'immutabile verità e l'altrettanto immutabile disciplina sacramentale riguardo all'indissolubilità del matrimonio secondo l'insegnamento bimillenario ed inalterato del Magistero della Chiesa...". Anche Peta, Legna e Schneider, quindi, si sono schierati dalla parte di coloro che sostengono che Amoris Laetitia generi "confusione".

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