Bergamo, obelisco per commemorare i terroristi di Barcellona. L'autore: "Ognuno piange i propri cari"
Un obelisco, alto tre metri, per commemorare i terroristi responsabili della strage di Barcellona, è stato eretto a Pagazzano, in provincia di Bergamo. Accanto un'altro obelisco con i nomi delle vittime. Pietas I e Pietas II il titolo dell'istallazione. Un contrasto che stride. Autore dell'opera è l'artista vicentino Gaetano B. che ha realizzato le stele in occasione della "Biennale del dialogo" inaugurata il 7 ottobre al castello di Pagazzano. È stato lo stesso sindaco, Raffaele Moriggi, a tagliare il nastro teso tra i due obelischi all'apertura dell'evento, salvo fare marcia indietro tre giorni dopo. Le due stele sono state infatti coperte e sembrerebbe che il sindaco ne abbia disposto la rimozione entro il 14 ottobre. "Se mi fossi accorto di cosa c'era scritto non li avrei nemmeno fatti scendere dal camion quegli obelischi" dice il sindaco Moriggi. "Nessuno ci aveva avvertito del tema dell'opera, l'abbiamo scoperto dopo il taglio del nastro. Non c'è provocazione artistica che possa giustificare l'esaltazione di chi ha ucciso vittime innocenti. Il castello è dei pagazzanesi che rappresento e andranno tolti". L'artista si difende e accusa la censura subita. "Sono stele commemorative per gli uni per gli altri. Separati nella vita, uniti nella morte. Prese una alla volta hanno un senso. Ognuno piange i propri morti". Gaetano B. ha anche tradotto in arabo i nomi di tutti i defunti, per sottolineare l'uguaglianza nella morte."Questo autoproclamato combattente ha padre, madre, parenti, amici, tutte persone a cui la memoria non può essere negata".