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Nell'albergo che gli paghiamo noi un nigeriano stupra una psicologa

Andrea Tempestini
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L'ultimo orrore di un immigrato: ha bloccato la psicologa della cooperativa che lo ha accolto, nel tentativo di stuprarla. Ma è riuscito "soltanto" a palpeggiarla. La violenza, secondo quanto si è appreso, il nigeriano Emmanuel Robinson Osabuohien ha tentato di ripeterla più volte. Ora il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha accolto l'esito delle indagini-lampo coordinate dalla procura e realizzate dai carabinieri dopo la denuncia della vittima, e ha sbattuto l'immigrato in carcere. L'accusa è quella di violenza sessuale. I fatti risalgono all'ottobre 2015, quando il nigeriano ha molestato più volte una psicologa della struttura alberghiera che lo ospitava come richiedente asilo: tentativi di stupro e palpeggiamenti non richiesti. Insieme al nigeriano, che era latitante da due mesi, risulta indagato anche un altro straniero; tutti e due in quest'ultimo periodo alloggiavano all'Hotel City, struttura a San Nicola la Strada, alle porte di Caserta, che da tempo ospita gli stranieri salvati nel corso dell'operazione Mare Nostrum e quelli arrivati successivamente; struttura per il cui soggiorno degli immigrati vengono utilizzati soldi dei contribuenti. Secondo la ricostruzione del gip, come detto, l'immigrato ha più volte importunato l'operatrice della struttura di accoglienza per stranieri. L'episodio più grave, però, in un giorno dello scorso ottobre: la blocca all'uscita dell'hotel, iniziando a toccarla nelle parti intime. La donna urla, attirando l'attenzione di altri colleghi, che sono riusciti a salvarla. Dalle indagini è successivamente emerso che i due indagati si sarebbero macchiati anche di una rapina sempre ai danni di un operatore della cooperativa, al quale sarebbero stati sottratti 60 euro.

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