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Delirio Boldrini: "I rom vanno valorizzati, dire che rubano è come dire che tutti gli italiani sono mafiosi"

Eliana Giusto
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"La politica latita e pagano i più deboli, gli immigrati e le periferie". Laura Boldrini, in una intervista a La Stampa, interviene dopo il caso delle proteste a Roma dei residenti di Tor Sapienza esausti per il vicino centro di accoglienza. Inutile dire da che parte sta la presidente della Camera: "I ragazzi spostati da Tor Sapienza non hanno avuto alcun ruolo nell'episodio di tentata violenza che ha scatenato la rivolta. Li hanno fatti diventare capri espiatori di una situazione difficile".    Ma oltre agli immigrati la Boldrini pensa ai rom, e al caso Salvini. "Ciascuno ha la propria agenda politica", spiega, "io mi limito a constatare che dei 140mila rom presenti da noi, la metà sono italiani. Ma se anche fossero rumeni cosa si dovrebbe fare? Chiudere le frontiere?". Poi il delirio. Sembra che la Boldrini viva in un mondo incantato: "Conoscete il caso dell'Andalusia? Centinaia di migliaia di gitani. Che rappresentano la musica, la danza e gli antichi mestieri andalusi. Loro li hanno valorizzati". Obiezione: ma in Italia rubano e scippano. Risposta: "E' come dire che tutti gli italiani sono mafiosi".      

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