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Parla il più bravo ai test di Medicina: "Ci sono riuscito così, ma che fatica..."

Nicoletta Orlandi Posti
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In tempi rapidi ci saranno novità per quanto riguarda l'accesso ai corsi di laurea in Medicina, ha promesso il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Nel frattempo 63mila liceali si sono dovuti preparare, mentre studiavano per la maturità, ai famigerati test per entrare all'Università. Alla prova di aprile il più bravo di tutti è risultato essere Augusto Egidio Ripa, diciannove anni appena compiuti, studente all'ultimo anno del liceo classico De Sanctis-Galilei di Manduria, in provincia di Taranto. È stato questo studente che vive a San Pancrazio Salentino, un paese di 10 mila abitanti nel Brindisino, a fare 80,5 punti su 90 al quiz, staccando di quasi due lunghezze il secondo in graduatoria e di 25 la media registrata dai primi mille in graduatoria. "Che fatica!" - Un diciannovenne semplice, con una faccia più da bravo ragazzo che da secchione che Repubblica ha intervistato per sapere come ci sia riuscito. "Era da anni che mi preparavo", confessa Augusto. "Volevo fare il test e così ho iniziato a studiare già due o tre anni fa, facendomi aiutare da più persone, a partire da mio papà Antonio, che è medico. Ho cercato di arrivare all'appuntamento il più preparato possibile e per riuscirci ho anche frequentato un corso specifico organizzato da un ente di formazione". Ovviamente non nasconde la fatica di coniugare lo studio per la maturità e il test di Medicina. "È stato difficilissimo. Anzi, secondo me dovrebbero abolire il test ad aprile. Confesso di essermi trovato davvero male in tutti questi mesi, soprattutto da febbraio ad aprile, quando dovevo frequentare sia le lezioni a scuola che questo corso. Mi sono anche assentato una settimana da scuola, per ripassare in vista della prova". Domande fuori programma - Augusto ha da ridire anche sulle domande: "Molto difficili, soprattutto rispetto a quelle che si trovano sui libri con gli esercizi per affrontare al meglio i test. I quesiti di logica erano più complicati del previsto e anche quelle di biologia mi hanno lasciato perplesso. Sempre partendo dal fatto che tutte queste domande sono fuori dal programma che di solito si fa a scuola". Infine l'augurio che questo modo di accedere all'università venga superato presto: "Ho letto che c'è molto dibattito attorno a questo argomento. Io mi limito a dire che non auguro a nessuno di passare ciò che è capitato quest'anno a noi che abbiamo affrontato il test in primavera. Davvero, non è stato per nulla facile".

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