I giovani sotto le lenzuola? Poco preparati
Continuano le inchieste Sex and the teens di Beatrice Borromeo sul rapporto tra i giovani e il sesso. Dopo la ricerca sulle ragazze che si sentono delle sfigate se non perdono la verginità a 14 anni, questa volta il lungo articolo pubblicato su Il fatto quotidiano affronta "la difficoltà nel gestire relazioni basate sempre meno sui sentimenti e lo spaesamento provocato dall'intraprendenza, talvolta aggressiva, delle ragazze". La giornalista decide di affrontare il delicato tema dal punto di vista di un ragazzo di 15 anni, Mattia, che racconta i retroscena della vita sessuale degli adolescenti, divisi tra il voler (o dover) apparire e la paura di un fallimento. "Chi vuole un pompino?" - Il ragazzo intervistato si sfoga sulla sua delusione d'amore: a Capodanno la sua ex fidanzata, ubriaca, andava in giro a chiedere a tutti i ragazzi se volessero un pompino, prima di chiudersi in una stanza per partecipare a un'orgia. "L'ha fatto solo per farsi notare - ha spiegato Mattia - perché sapeva che c'erano i ragazzi più grandi. Me l'aspettavo, perché queste ragazze aprono le gambe come niente". A sopresa, sembra dai racconti di Mattia che i ragazzi siano degli inguaribili romantici e che il dover gestire questo genere di rapporti con le ragazze sia una costante fonte di angoscia. "Cerchiamo tutti una persona affidabile. Non una che cambia idea ogni settimana, che ti fa le corna e che non ha autocontrollo", sentenzia il ragazzo. Educazione sessuale - Considerando che un'unica intervista non descrive le tendenze comuni a tutti gli adolescenti e che quindi non può essere presa come esempio per tutti, il dato reale che viene fuori da questa inchiesta è che questi ragazzi non hanno le idee chiare sulla sessualità. Il problema è non solo la giovane età dei ragazzi di cui si parla, che hanno 14 o 15 anni, ma soprattutto nel fatto che non ricevono alcun tipo di educazione sessuale e che quindi vivono il sesso come un mezzo per apparire e farsi notare e ne vivono solo gli eccessi.