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Sanità, addio ticketarriva la franchigia all'1%

Nicoletta Orlandi Posti
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  "Una tempesta in un bicchier d'acqua". Il ministro della salute, Renato Balduzzi liquida così le polemiche divampate dopo le parole del premier Monti sull'allarme di una futura non sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Non ci saranno tagli, ha chiarito al question time, semmai "riorganizzazione e ristrutturazione". E ancora: "Non ci sarà nessuna privatizzazione". "Mi preme precisare", ha detto il ministro, "che il governo attualmente crede che il Servizio Sanitario sia economicamente sostenibile attraverso operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione che non sono tagli ai servizi, ma sono la loro ottimizzazione". Balduzzi ha sottolineato che nel caso in cui non si intervenisse "dal primo gennaio del 2014, sulla base di scelte effettuate nel 2011 dal governo Berlusconi-Tremonti, noi avremo due miliardi di nuovi ticket aggiuntivi. Personalmente penso che questo non sia sostenibile - ha osservato  - sarebbe insostenibile per il sistema, insostenibile per i cittadini, insostenibile in sè in quanto incentiverebbe molti cittadini ad andare a cercare altri nuovi ticket. Alcuni farebbero fatica a pagarli e quindi verrebbe messo in discussione proprio il loro accesso al diritto alla salute, altri andrebbero a cercarsi la soddisfazione delle prestazioni altrove, nel privato, e questo finirebbe per diminuire e indebolire il servizio sanitario nazionale". Arriva la franchigia - Cosa intende fare allora Monti? Balduzzi annuncia che entro Natale il governo produrrà un documento politico di indirizzo per orientare il cammino per il 2013 sulla riforma ticket. L'intenzione è quella di abolirlo, ma per farlo bisogna trovare un modo per incassare circa 5 miliardi di euro. E' qui che entrerebbe in gioco la francigia che dovrebbe valere l'1% del reddito o dell'Isee dei cittadini. In pratica chi guadagna 100 mila euro l'anno avrà una francigia di 1000 euro; chi dichiara 10.000 euro ne pagherà 100. Ogni prestazione sanitaria ha una tariffa e i cittadini le pagheranno tutte finchè non raggiunge la sua franchigia. A quel punto smetterà di pagare. Si stanno comunque studiando dei criteri per abbassare la franchigia di chi ha malattie costose, come il cancro. Per altre patologie, invece, l'esenzione potrebbe sparire.   

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