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Niente televisione, sacchi da boxe e armi giocattolo in regalo: ecco come le donne dell'Is crescono i tagliagole

Nicoletta Orlandi Posti
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No alla tv, raccontare storie sui militanti, regalare sacchi da boxe e armi giocattolo: sono questi i consigli della guida per giovani madri su come crescere un figlio jihadista. Lo Stato islamico continua così la sua opera di propaganda e proselitismo, con un manuale intitolato "Il ruolo delle sorelle nel Jihad", nel quale si sottolinea come l'azione "più importante" che le donne possono svolgere è di educare i bambini "non solo nello spirito", ma anche di sviluppare le loro abilità fisiche e l'addestramento. Eroi - "Non aspettate fino a quando sette anni per iniziare" a insegnare loro i valori dei veri jihadisti, "perché potrebbe essere troppo tardi", si legge sul manuale che circola online e nel quale si incoraggiano le mamme a raccontare ai loro bambini, prima di andare a dormire, invece che le favole della buonanotte le imprese dei militanti del Califfato. Si sollecitano inoltre le madri a vietare la tv ai figli, in quanto causa di "problemi mentali e fisici", sì, invece, ai mezzi multimediali che rafforzano "lo spirito jihadista". Forma fisica - E ancora la guida consiglia alle madri, per far "interessare i bambini alla guerra santa e farli diventare come i mujahidin", di far leggere "manuali militari, preferibilmente con foto, e altri libri simili, cd, video". In termini di addestramento fisico, si suggerisce alle mamme di regalare ai loro figli sacchi da boxe per "renderli più forti" ed in grado di "controllare e indirizzare la loro rabbia". Non solo: l'Is sollecita le donne a regalare ai bambini armi giocattolo per farli allenare al tiro al bersaglio, a fargli fare arti marziali, nuoto, equitazione e tiro con l'arco.

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