La candidata tedesca si tradisce: "Italiani, restate nell'euro così Berlino..."
L'Italia fuori dall'euro fa paura alla Germania. E se è vero che anche nella Repubblica federale c'è chi ha cominciato a chiedere la fine dell'Unione monetaria, partiti e imprese vedono nel possibile ritorno della lira un pericoloso concorrente. L'uscita dall'eurozona non sarebbe un toccasana automatico per il Belpaese, la cui affidabilità finanziaria sui mercati andrebbe a fondo. Ma è anche vero che le aziende esportatrici farebbero leva su un più debole rapporto di cambio per invadere la Germania con le loro merci. Perché chi riesce a esportare oggi, riuscirà a farlo ancora meglio quando, dalla mattina alla sera, i prodotti italiani costeranno il 20 o il 30 er cento di meno. Un'ipotesi «altamente controproducente», spiegava a Libero lo scorso novembre il viceministro degli Esteri uscente, il liberale Michael Link. Col passare dei mesi sembra che anche la sinistra tedesca abbia capito l'antifona. Lo ha fatto intendere, parlando in televisione a Ballarò, l'eurodeputata dei Verdi Franziska Keller. Classe 1981, la giovane Ska, questo il suo nomignolo, corre per una seconda legislatura a Strasburgo, ma ambisce alla guida della Commissione Ue. «Sarebbe folle andare via dall'euro, sarebbe un disastro», ha dichiarato in collegamento video con la trasmissione di Giovanni Floris. «Lasciando l'euro otterremmo un grande caos, una grande crisi economica», aggiunge allarmata Frau Keller, «e non si risolverebbero i problemi, anzi se ne creerebbero solo di nuovi». La ragione? «Perché faremmo comunque parte del mercato unico». E visto che la Germania esporta tantissimo verso l'Italia, così come verso altri Paesi del Sud Europa che per anni hanno temuto la cacciata dall'euro mentre oggi hanno cominciato a desiderarla, «perderemmo tantissimi posti di lavoro visto che nessuno comprerebbe più i carissimi prodotti tedeschi». In soldoni: se svalutate rendete i vostri prodotti più appetibili a discapito dei nostri, che vendiamo grazie a un sostanziale dumping commerciale portato avanti con l'euro. Ricordandosi di essere l'esponente di un partito progressista, equo e solidale, Ska Keller ha poi aggiunto: «Dobbiamo rimediare agli errori all'interno dell'Unione europea, trovando un nuovo equilibrio fra le nostre economie. E anche la Germania deve fare la sua parte». di Daniel Mosseri