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Pull a pig, il sadico gioco sessuale che incastra le ragazze e le umilia

Giulio Bucchi
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Si chiama Pull a pig ed è un giallo internazionale. Si tratta di un sadico gioco sessuale, letteralmente "Inganna un maiale", che ha avuto come prima vittima riconosciuta tale Sophie Stevenson, una giovanissima inglese caduta nel tranello di un coetaneo olandese, il 21enne olandese Jesse Mateman. Sophie ha raccontato di aver conosciuto il ragazzo in vacanza a Barcellona, di aver trascorso con lui una notte di passione. Tornato in Olanda, Jesse l'avrebbe poi ricontattata per rivederla, invitandola all'aeroporto di Amsterdam. Sophie, conquistata e innamorata, l'ha raggiunto e solo lì, dopo aver speso i soldi del biglietto e soprattutto aver immaginato un futuro romanticissimo, il furbetto le avrebbe confessato che si trattava di uno scherzo. Scopo del gioco imbastito dai ragazzi, infatti, sarebbe quello di "conquistare" la ragazza meno avvenente della comitiva (tecnicamente, "la più brutta e la più grassa"), farci sesso e farle credere di essere interessati a lei anche dopo la "botta e via". Ovviamente, la notizia ha suscitato reazioni veementi sui social, con l'accusa ovvia di sessismo. Il "pull a pig" è così diventato un fenomeno virale, ai limiti del fake. Dall'Olanda, infatti, è lo stesso Jesse a spiegare come la storia sia stata inventata dalla stessa Sophie per attirare attenzione su di sé. "È una caccia alle streghe - si è sfogato il ragazzo -. Dopo quel pezzo su Geenstijl (un blog olandese, ndr) io, i miei genitori, mia sorella e io siamo stati minacciati".

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