Dal Monte dei Paschi di Sienasconti sui mutui per le case Pd

L'istituto ha acquistato e ristrutturato e offerto prestiti a condizioni molto vantaggiose per gli immobili dei democrats o di società collaterali
di Andrea Tempestinidomenica 3 febbraio 2013
Una filiale di Mps

Una filiale di Mps

3' di lettura

  di Fosca Bincher C’è il Monte dei Paschi di Siena dietro buona parte del patrimonio immobiliare che appartiene in Toscana al Pd o ai partiti che lo hanno preceduto. E’ stato soprattutto l’istituto di credito di Siena a finanziare operazioni di acquisizione, ristrutturazioni e ad erogare mutui fondiari a condizioni sempre vantaggiose rispetto alla concorrenza durante gli anni. La banca senese era per altro una delle più rilevanti creditrici delle società controllate dall’allora Pds-Ds, e proprio per la questione immobiliare partecipò all’epoca alla ristrutturazione del debito del partito. La grande parte di quegli immobili sono restati in pancia a società a responsabilità limitata che hanno solo cambiato l’azionista di riferimento alla vigilia del matrimonio fra Ds e Margherita. E’ naturalmente accaduto anche a Siena, dove gli immobili del partito sono stati trasferiti a fondazioni e in parte sono restati all’interno di una srl che era stata costituita pochi anni prima del matrimonio politico: l’Altra Italia immobiliare. La proprietà è passata a una associazione di riferimento, l’Associazione culturale la Quercia, nata nel 2007. Il suo scopo statutario è quello di «promuovere i valori democratici e di sinistra in Provincia di Siena attraverso attività di ricerca, studio, approfondimento e dibattito nonché la divulgazione di temi riguardanti la politica, la cultura, l’economia, l’ambiente, la società, in piena e completa sintonia con la Costituzione della Repubblica italiana». L’associazione organizza dibattiti e convegni (nel 2012 ha avuto eco uno in ricordo di Enrico Berlinguer a cui ha partecipato anche la figlia Bianca, direttore del Tg3). L’immobiliare controllata invece fa il mestiere suo: compra, vende, gestisce e affitta immobili. Operazioni fatte in parte attraverso il versamento dei soci (l’associazione culturale), in parte proprio grazie al Monte dei Paschi di Siena. Attraverso successivi acquisti l’immobiliare ha la proprietà di un edificio in via Algero Rosi 34 a Siena. Una parte è stata finanziata con un mutuo ventennale Mps da 380 mila euro nel febbraio 2005. Il tasso era del 3,52%, di circa mezzo punto inferiore alla media del periodo in zona secondo la valutazione di Stima/Cerved, e il contratto era assai particolare, con possibilità di rateizzare per i primi 18 mesi i soli interessi e poi con una lunga serie di allegati per variare in continuazione le condizioni del mutuo. Fatto sta che alla data del 31 dicembre 2011, e cioè a circa sette anni di distanza dalla sottoscrizione di quel mutuo, l’Altra Italia immobiliare ha ancora un debito in bilancio con Mps di 339.687,37 euro: in quei quasi sette anni sono dunque stati restituiti alla banca rossa in tutto 40.313 euro. Meno di 6 mila euro medi l’anno. Eppure quell’immobile è sfruttato commercialmente, tanto è che nello stesso 2011 risultano in bilancio da quell’indirizzo di Siena incassi da locazione per 70.204,90 euro. Una somma che da sola vale quasi un quarto del mutuo ottenuto.  Il legame fra società e personaggi del Pd e la banca rossa è strettissimo, tanto che l’istituto senese spesso ha seguito fuori territorio gli investimenti di società (agricole e immobiliari) in cui avessero quote dirigenti del partito a livello locale. Un legame certamente comprensibile, sia per la vocazione territoriale della banca, sia per il continuo travaso di persone nel circolo vizioso banca rossa-Pd-istituzioni senesi.